venerdì 10 agosto 2007

PREVENIRE I ROGHI

Articolo dell'On. Giovanni Pace pubblicato su "Il Tempo d'Abruzzo"

Le fiamme di questi giorni hanno distrutto boschi ma anche case di piccoli centri abitati. È la prima volta che la furia del fuoco alimentata dalla perfidia del vento, ha cacciato dalle proprie case gli abitanti con le lacrime agli occhi e la disperazione nel cuore per una esperienza paragonabile solo a quella vissuta dai più anziani durante l’ultima guerra. Su quanto è stato tragicamente vissuto non va fatta nessuna polemica, ma solo riflessioni costruttive. Partendo dall’apprezzamento per l’attività prestata dalle forze istituzionalmente preposte allo spegnimento degli incendi, come i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale, l’Esercito che si sono profuse oltre ogni limite, qualcuno ha sacrificato la vita, ed anche dalle organizzazioni della solidarietà che costituiscono l’esercito della nostra Protezione Civile. È ormai acclarato che il fuoco nei boschi non si accende da solo; la storia dell’autocombustione è, appunto, una storiella. È l’uomo che provoca l’incendio, qualche volta per irresponsabile comportamento colposo, più spesso per folle stimolo doloso. Il rischio incendio perciò si può ridurre solo con la prevenzione: una volta che le fiamme dilagano, hai già perso. Certo bisogna essere pronti e preparati a spegnerle, le fiamme, perché comunque il fenomeno non è eliminabile totalmente, ma su questo argomento diffonde tranquillità la professionalità delle forze che prima abbiamo ricordato. La Regione Abruzzo è in grado di fare prevenzione e lo ha dimostrato per 5 anni di seguito dopo i roghi dell’estate 2000 che aggredirono oltre 6500 ettari. La Regione ha strutture e meccanismi collaudati, che però bisogna continuare a sostenere, aggiornandoli anche con formazione continua, e incrementando le risorse ad essi destinate, non riducendole. Una annotazione: gli incendi disastrano i piccoli comuni delle aree interne, che sono le più ricche di boschi, perché lontani dalle strutture dai cui partono i soccorsi.


Il Presidente Emerito della Regione Abruzzo, Giovanni Pace

Nessun commento: