Febbo (AN/Pdl): "Il centrosinistra ha causato una rilevante perdita economica alla Provincia di Chieti e ai cittadini"
La Giunta Coletti ha causato una rilevante perdita economica alla Provincia di Chieti e ai cittadini tutti attraverso un'operazione di finanza derivata per la rinegoziazione del proprio debito, ovvero i mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti: lo dice la Procura regionale per l'Abruzzo della Corte dei Conti, che ha stimato un danno di 267.644,95 euro e che si appresta ad emettere l'atto di citazione nei confronti del presidente e dei singoli assessori per recuperare la somma e reintegrare il pregiudizio subìto dal Bilancio dell'ente. In particolare con la delibera di Giunta nr. 136 del 14 ottobre del 2004, scrive la Procura della Corte dei Conti, si è proceduto alla sostituzione della precedente operazione di finanza derivata del 16 luglio 2003 autorizzata con delibera nr. 81/2003, con quella di cui alla nuova proposta presentata dalla Banca nazionale del lavoro, sempre nella qualità di advisor finanziario, in data 21 settembre 2004. In sostanza grazie alla delibera 81/2003, adottata dalla Giunta Febbo, rinegoziando i propri debiti la Provincia avrebbe beneficiato di risparmi per complessivi 784.000 euro. La Procura della Corte dei conti rileva invece che con la delibera nr. 136 del 14 ottobre 2004, votata all'unanimità dalla Giunta Coletti, si è mutato in senso peggiorativo il precedente contratto di finanza derivata del 16 luglio 2003. Un'operazione che invece di rivelarsi conveniente per l'Amministrazione provinciale, ha arrecato solo pregiudizio finanziario per le maggiori spese che dovranno essere sostenute a causa dei contratti sottoscritti con la banca. I magistrati contabili ravvisano nella condotta di coloro che votarono la delibera di ottobre 2004 una colpa di rilevante gravità nello svolgimento delle proprie funzioni, per aver deliberato la modifica di prodotti di finanza derivata, senza aver valutato in maniera approfondita e meditata un'operazione di finanza derivata dai tratti tipici di una speculazione finanziaria che mal si adatta, scrive ancora la Corte dei Conti, con lo svolgimento di una funzione pubblica al servizio della collettività che deve tutelare le proprie risorse, evitando forme di indebitamento eccessive da scaricare sulle future gestioni e generazioni. Il danno risarcibile ammonta dunque a 267.644,95 euro, scrive ancora la Corte dei Conti, oltre le spese, una somma alla quale devono aggiungersi, sempre secondo la Procura della Corte dei Conti, gli interessi legali, la rivalutazione monetaria e l'eventuale spesa di giudizio, somma che potrà essere aumentata nel successivo giudizio. "La Giunta Coletti – dice il capogruppo di AN/Pdl in Provincia, ed ex Presidente, Mauro Febbo – è riuscita nell'impresa di modificare, a sfavore della Provincia e di tutti i cittadini, non solo i progetti di importanti opere pubbliche che aveva ricevuto dalla Giunta che l'ha precduta, ma persino un provvedimento che avrebbe portato benefici finanziari e risparmi. Stavolta a bocciare il suo operato e quello della intero governo Coletti non è l'Opposizione, che pure ha denunciato in questi quattro anni e mezzo la pessima gestione finanziaria della Provincia, ma la Procura della Corte dei conti, con un giudizio pesantissimo apertosi su una precisa segnalazione dei Revisori dei Conti. Purtroppo grazie a quella delibera di ottobre 2004 - prosegue Febbo - i cittadini della provincia di Chieti saranno indebitati per maggiori oneri e spese bancarie fino al 31 dicembre del 2020. Credo che ogni ulteriore commento - conclude - sarebbe superfluo".
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