martedì 9 dicembre 2008

IL RE E’ NUDO

Ma non ancora se ne accorge

Il re è nudo e non lo sa. Mi chiederete chi è il re: è forse Veltroni o il ricordo di Berlinguer?, è De Magistris o Mastella?, è l’Unità o La Repubblica? è Vladimir Luxuria o Ferrero? è il CSM o Di Pietro? Potrei continuare ma, anche se di destra, noi il cuore lo abbiamo anche un po’ a sinistra e ci rendiamo conto dello sconcerto che prende i personaggi citati, ridotti ormai a far finta di incatenarsi come una qualunque vittima della cattiva informazione o della magistratura. La “questione morale”, cavallo di battaglia vincente in tante circostanze delle sinistre italiane si rivela per quel che è sempre stata, un ronzino. Nello stesso momento una certa magistratura, sempre più alle prese con se stessa e con il ruolo “politicante” che si è data, sconfessa se stessa e rivela la sua intrinseca “debolezza” morale”, identica a quella di tutti gli uomini cosiddetti normali. D’altra parte nessuno ha detto che i magistrati sono esseri superiori esenti da colpe o da errori perché è la condizione umana che ci fa tutti uguali e, anche se la maggior parte di essi si comporta correttamente, si deve accettare l’idea che qualcuno (a volte più di qualcuno) sbaglia in modo talmente grossolano che si può supporre il dolo. Né vale dire, infantilmente, che Berlusconi non può dare lezioni sull’argomento: stiamo parlando di voi, piccoli reucci da strapazzo, solo di voi e così come avete più volte pontificato che ci si difende nel processo e non dal processo, sarebbe ora che cominciaste a sentire che la questione morale l’avete risolta, male, e solo a metà, contribuendo, così, a dilatarne e perpetuarne le conseguenze con i risultati di oggi.

E.B.

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