lunedì 13 ottobre 2008

Vasto,ZONE FRANCHE URBANE, IL CENTROSINISTRA TENTA DI DIFENDERSI

Il centrodestra “Gravi bugie. L’Amministrazione ammetta gli errori commessi!”

Continua la querelle tra maggioranza e opposizione, riguardo il ritardo da parte dell’Amministrazione Comunale, nella presentazione di una domanda che sarebbe andata a bando, per finanziamenti e defiscalizzazione per medie e micro imprese a Vasto. A scoprire la ‘dimenticanza’ del centrosinistra, sono stati il Consigliere regionale del gruppo misto, Massimo Desiati, il Consigliere comunale di FI/Pdl Giudo Giangiacomo e il Capogruppo di AN/Pdl, Etelwardo Sigismondi.
“La polemica delle opposizioni è inopportuna e fuori luogo dal momento che in Italia sono state solo 18 le zone franche urbane individuate. Pensate che in Abruzzo è stato accettato solo il progetto di Pescara, che ha un tasso di disoccupazione del 9,8% ed un numero di residenti sicuramente superiore a quello delle altre città in lizza e cioè Chieti, Sulmona, Lanciano, Montesilvano e Vasto”, tenta di difendersi l’Assessore alle Finanze del Comune di Vasto, Domenico Molino (Pd).
Ma i Consiglieri del centrodestra ribattono: “E' triste verificare come un'Amministrazione comunale, per difendere se stessa da un errore, ricorra a gravi bugie. Oltretutto su fatti ben circostanziati e databili. Altro che polemica sterile!”
“Per la nostra città - ribatte l’Assessore alle Finanze” - il progetto riguardava la zona antica, il centro storico, e non è assolutamente vero, come ha detto la minoranza, che lo abbiamo presentato in ritardo in Regione. Noi i tempi di presentazione li abbiamo rispettati. Se poi da parte della Regione – conclude Molino - ci sono stati dei ritardi, ce ne rammarichiamo ma non abbiamo alcuna responsabilità.”
Ma ecco la secca replica del consigliere regionale Desiati e degli omologhi comunali, Giangiacomo (FI/Pdl) e Sigismondi (AN/Pdl): ”In ordine alla mancata partecipazione al finanziamento delle Zone Franche Urbane – si legge in una nota – infatti,il Comune di Vasto, non ha rispettato la scadenza perentoria del 21 Luglio;il progetto del Comune di Vasto è stato presentato il 5 Agosto e, quindi, non è stato inserito nella delibera di Giunta regionale del 1° Agosto contenente le indispensabili relazioni tecniche regionali ed i progetti correttamente relazionati degli altri Comuni;il termine ultimo di spedizione al Ministero dell'Economia era previsto per il 5 Agosto e non per l'8 Agosto, ed il plico ufficiale inviato (appunto il giorno 5) non conteneva il progetto di Vasto;la Regione ha svolto nei giusti termini tutti i suoi adempimenti, e addossare la responsabilità della mancata partecipazione ad essa, è quanto mai scorretto, falso, e pusillanime!” “L'Amministrazione comunale abbia il coraggio delle proprie azioni, ed anche delle proprie inefficienze”, chiosa il centrodestra. “Si è in possesso dei documenti attraverso i quali ricostruire tutti i passaggi che evidenziano il grave errore commesso. Ci sono casi – conclude la nota dell’opposizione - in cui è opportuno ammettere e basta. Questo è uno di quelli.”
Sembrerebbe chiudersi qui la polemica. Resta dunque grave, l’errore dell’Amministrazione Lapenna, che ha fatto scappare a Vasto una grande occasione.

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