mercoledì 15 ottobre 2008

Provincia,Chiusura della filiale della Banca d'Italia a Chieti, FEBBO (AN/Pdl): "LO DECISE L'EX MINISTRO DEL GOVERNO PRODI, PADOA SCHIOPPA"

"Coletti fa finta di interessarsi, ma lo doveva fare prima! Ora è una farsa!"

"Ho appreso con piacere dagli organi di informazione che il presidente della Provincia Coletti ha indirizzato una lettera al Presidente del Consiglio Berlusconi per scongiurare la chiusura della filiale di Chieti della Banca d’Italia prevista per il 27 febbraio del 2009." Così comincia una nota sarcastica del Capogruppo di Alleanza Nazionale per il Popolo della Libertà all'interno del Consiglio Provinciale di Chieti, Mauro Febbo (nella foto). "Una lettera - prosegue Febbo - che arriva, però, con notevole ritardo, ben 20 mesi dopo l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio provinciale, di una mozione che 'sostiene il Presidente della Provincia Tommaso Coletti nel suo impegno per la permanenza della filiale della Banca d’Italia in questa città'." "Era il 29 gennaio del 2007 - spiega l'esponente di AN/Pdl - una data che spiega il ritardo di venti mesi della lettera di Coletti: in quel periodo, infatti, era in carica il Governo Prodi e soprattutto il Ministro dell’Economia era Tommaso Padoa Schioppa, al quale si deve il progetto di chiusura della Filiale, un progetto che l’ex Ministro porta avanti sin da quando era vice direttore generale della Banca d’Italia. Ecco, allora - prosegue il Capogruppo d'opposizione - spiegato il ritardo: Coletti non avrebbe mai potuto protestare nei confronti di un Governo ''amico''. Non si spiega, invece, il silenzio assordante del sindaco di Chieti Ricci, che è anche Consigliere provinciale, al quale forse non sono note le gravi conseguenze della chiusura della Filiale." "Tra queste il fatto che tutti i 104 Comuni, i Consorzi, le Comunità montane, le Asl, le Istituzioni e la stessa Amministrazione Provinciale relativamente alla gestione del servizio di Tesoreria unica - conclude Febbo - non potranno più interfacciarsi con la Filiale di Chieti ma molto probabilmente dovranno farlo con quella di L’Aquila."

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