lunedì 6 agosto 2007
Regione Abruzzo: AN:SUI CONTI REGIONALI AVEVAMO RAGIONE NOI
«Sullo stato di salute del bilancio regionale solo adesso il centro-sinistra si accorge di quanto avevamo preannunciato mesi fa» è quanto dichiarato dai consiglieri regionali di AN nel corso della conferenza stampa tenuta lunedì mattina a Pescara dai gruppi di opposizione dell’Emiciclo.«Avevamo ragione a dire che la legge regionale 20/2006 sulla riduzione della degenza ospedaliera era un libro dei sogni inapplicabile ed inefficace. avevamo ragione quando abbiamo sollevato il dubbio che il piano di risanamento sanitario potesse effettivamente portare quei risparmi che chiedeva il governo nazionale ed avevamo ragione anche quando abbiamo detto a chiare lettere che gli aumenti di Irap ed Irpef decisi a dicembre erano solo una parte della stangata che si stava per abbattere sugli abruzzesi».«Oggi tutto ciò è confermato da quanto l’assessore D’Amico scrive a Del Turco sollevando il problema di una spesa sanitaria che ha già un buco di 65 milioni di euro e che – sul fronte dei risparmi – l’Abruzzo è ultimo tra le regioni messe sotto osservazione dal Ministero del Tesoro con un misero 4% in meno, quando Molise, Lazio e Campania si attestano intorno al 10%, circostanza che imporrà l’inasprimento della pressione fiscale».«La lettera di D’Amico, fatta circolare durante l’approvazione della legge cosiddetta “Omnibus” (ricordiamo a qualche giornalista locale male informato o volutamente tale che AN ha votato contro tale legge), è la chiara testimonianza – concludono i consiglieri di AN – che c’è una maggioranza incapace di gestire con equilibrio i conti regionali e che sta disattendendo ogni impegno preso nel campo del ripiano del deficit sanitario, se a ciò si aggiunge che nel corso della seduta di un Consiglio così delicato D’Amico si è reso irrintracciabile, Mazzocca idem e Del Turco si sta riprendendo dalle fatiche della costruzione del Partito Democratico sulle spiagge della Sardegna, si può capire in che mani siamo»."Una volta per fare l'assessore regionale al bilancio occorreva una certa competenza. Adesso il requisito fondamentale è avere faccia tosta". Così Alfredo Castiglione capogruppo di AN alla regione Abruzzo ha commentato - a margine della conferenza stampa dei consiglieri regionali di opposizione- l'atteggiamento avuto dall'assessore Ds D'Amico che - dalle pagine dei quotidiani - ha preso le distanze dalla sua stessa maggioranza consiliare, "portando allo scoperto una scellerata e irresponsabile litigiosità interna al centrosinistra che sta portando effetti devastanti sul sistema Abruzzo"."Non soltanto non si è presentato in consiglio regionale a dire chiaramente le cose come stanno, difendendo il suo provvedimento da quelli che ha definito gli 'stravolgimenti' apportati dal consiglio, ma di fatto ha riconosciuto l'insufficienza del suo stesso operato come se non fosse sua e della giunta regionale, di cui è membro autorevole, la responsabilità del fallimento totale di una amministrazione regionale manifestamente incapace di darsi una programmazione minima. Quel che emerge è un dato: i sacrifici chiesti agli abruzzesi con l'inasprimento record del carico fiscale, non sono stati ricompensati e i fondi così raccolti non sono stati spesi con la necessaria oculatezza, al contrario...L'Abruzzo sta affondando - ha concluso Castiglione - e questa maggioranza, in evidente stato confusionale, non riesce a fare altro che navigare a vista. Del Turco, che di questa armata brancaleone dovrebbe essere il condottiero, sembra sempre più interessato ad altro, magari a ricollocarsi altrove, piuttosto che a dare quelle risposte che gli abruzzesi aspettano ormai da due anni. La cortina fumogena alzata dai proclami, regolarmente senza seguito, di Del Turco si sta finalmente diradando e sempre più chiara e imbarazzante appare l'inadeguatezza di questo governo regionale ad affrontare la complessità dei problemi che investono l'Abruzzo. Malgrado le ricorrenti quanto strumentali e finte minacce che Del Turco rivolge alla sua maggioranza (o si cambia o si va a casa), questi signori purtroppo tireranno a campare ancora a lungo, viene da chiedersi: dove trascineranno l'Abruzzo?".
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