Gli esempi che vengono riportati non sono corretti per lo meno nel caso della Collina di Montevecchio dal momento che da sempre (quindi prima di “cementificarla”) da quella collina colava fango, al punto che il transito era addirittura impossibile: oggi, dopo la “cementificazione”, tutte le acque, di precipitazione meteorica, bianche, grigie e nere, sono incanalate e smaltite, così sottraendo la loro “nefasta azione erosiva” alle pendici collinari. Quanto poi alla zona di San Nicola, devo ricordare che ogni progetto deve essere corredato delle necessarie indagini geognostiche e geotecniche che, a loro volta, sono poi esaminate da organismi superiori che avranno certo valutato la loro attendibilità scientifica. Se poi la signora Ines volesse essere così cortese da ricordare che questo autunno-inverno è stato il più piovoso degli ultimi duecento anni con frane e smottamenti in tutta Italia, potrebbe forse “ridimensionare” il suo giudizio. Infine, ma non come ultima considerazione, sarebbe ora che alle parole di sdegno circa il PRG seguano, dopo quasi tre anni, quegli interventi,”urgenti ed indispensabili” promessi in campagna elettorale e, ad oggi, non ancora posti in essere.
Elio Bitritto
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