martedì 17 marzo 2009

PASTI, RIMPASTI, ZUPPE E BRODETTI

Il futuro remoto. La legge del contrappasso

Se diamo credito alle credenze di alcune religioni, soprattutto orientali, tutti … voi, una volta passata la soglia dell’Ade, sarete destinati a reincarnarvi in qualcun altro o in qualche altra cosa, oggetto o animale: naturalmente questa reincarnazione sarà funzione delle azioni che ciascuno di Voi avrà fatto nella vita precedente. Nell’infinita serie di possibili reincarnazioni, qualcuna di queste potrebbe rivelarsi azzeccata e Vi assicuro che verificherò la giustezza delle mie ipotesi. Intanto un possibile scenario “vede”, in un futuro non lontano, gli ingredienti del “Brodetto alla Vastese”, reincarnati e nobilitati da alcuni nostri personaggi:
- Lapenna, al novanta per cento, si reincarnerà come anguilla che, come tutti sanno è uno sfuggente pesce migratore (o pendolare, tra Mar dei Sargassi, Vasto, Gissi, Provincia e Regione); mi direte che con il brodetto non c’azzecca niente! È vero, ma perché lui c’azzecca con Vasto?
- Cerulli, aspetto consistente, linea aerodinamica, praticamente il “totano”: richiede cottura lenta e fiamma bassa.
- D’Adamo F. P., testa pensante e unica agente, si reincarnerà nel “testone o gallinella”.
- Del Prete, di qua, di là, di sopra, di sotto, le mani in pasta ovunque, sarà certo destinato a ri-animare il “polpo” dai mille (in verità sarebbero otto ma si è moltiplicato per talea e per gemmazione) tentacoli.
- Menna, affabulatrice di bell’aspetto ed irreali … utopie, si reincarnerà nella “cicala o panocchia” che dir si voglia. È quella che, si dice, darà più “valori” al brodetto
- Marchesani, occhio e spirto vivace, da “triglietta” agostana appena pescata, fragrante: saporita, insostituibile, di poca cottura
- Molino, il “Visco” dal volto umano, duro quanto basta non potrà che reincarnarsi nella “nocella” ovvero “lucerna”, dalla cottura più lunga.
- Sputore il nuotatore invincibile, capace di attraversare tutti i mari da est ad ovest (e, forse, da ovest ad est), rivivrà nel “calamaro gigante”.
- Suriani, maestosa, ambientalista, si muove sinuosa, consapevole di ciò che è, di ciò che fa, consapevole però di essere una “riserva speciale”, sa che diventerà la “rana pescatrice” ma non potrà “pianificare” il suo futuro.
- Tiberio, tenero e disponibile, dalle carni delicate, migrerà nel “merluzzo” che deve essere particolarmente curato pena la sua scomparsa.
- Giangiacomo Fabio, con il doppio ruolo di “gragnoletto o tracina” o, più prosaicamente, di “spinadipescechetisimetteditraverso”
- A chi il ruolo di seppia, cefalopodo che, notoriamente, si muove a …. reazione? Non c’è possibilità di errore: Alinovi che ha già dato testimonianza di questa sua abilità.
In pratica in questo “Brodetto” sono ormai presenti i suoi ingredienti principali: ma per completarlo ed ottenere la D.O.P., la I.G.T., la D.O.C., la C.I.S.L., la C.G.I.L., la U.I.L. e la benedizione necessaria a raggiungere il Nirvana del piacere fisico in terra, occorrono altri, minori, ma non meno importanti ingredienti: innanzi tutto la discussa “cozza”, severa nel suo abito nero pronto ad aprirsi in un corpo rosso sangue: e chi meglio di Donna Rosa può aspirare alla nobile ri-nascita? E possiamo dimenticarci del peperone o dell’aglio? Chi incarnerà questi due nobili ed indispensabili ingredienti? Siamo certi di interpretare al meglio il “capitolato” del brodetto ipotizzando nell’aglio la reincarnazione di un Alinovi bis o alternativo (stante la sua iperattività) che farà sentire il suo “alito” su tutto il brodetto, e nel peperone quella di un Russi talora dolce, talora piccante. E per finire con gli ingredienti il “pomodoro”, il cosiddetto “mezzo-tempo”, particolarmente gustoso, dolce al punto giusto, maturo, rosso vivace ma tendente al rosé, incarnato dal mitico Nicolangelo D’Adamo, il tutto condito dall’olio extravergine …… Gentile e non poteva essere …… diversamente! Infine l’indispensabile strumento necessario alla buona riuscita del succulento piatto: il “coccio”, un vero, Forte, coccio di terracotta, in cui non dovrebbe trasmigrare alcuna anima vera ma, nella sua infinita bontà, l’essere supremo, per la riuscita del nostro brodetto, si accontenterà dell’anima del turpiloquente, ormai inutilizzabile per gli esseri viventi e destinata solo alle cose inanimate.

N. B. Come è ormai noto a tutti, ci sono due ingredienti assolutamente vietati nella preparazione del brodetto, il basilico e la cipolla: è per questo motivo che La Palombara e Marra sono stati rigorosamente esclusi nonostante il loro tentativo di “rovinare” l’inno al buon mangiare.

E.B.

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