Con il crollo del sistema, riesplode la questione morale: legalità ed etica in politica alla luce di quanto sospettato dalla magistratura, sembrerebbero concetti del tutto avulsi al modus operandi di alcuni amministratori regionali.
Ciò che indigna maggiormente, è il fatto che per interessi lucrativi, si arrivi alla compressione di un bene collettivo fondamentale come il diritto alla salute.
La situazione sanitaria abruzzese è ben nota, il personale ed i pazienti devono sopperire quotidianamente all' inefficienza di una gestione fatta di personalismi e mera demagogia. Certo i progetti ci sono...! Chiusura e accorpamento dei reparti, riduzione del personale, doppi turni, apparecchiature elettromedicali obsolete, diminuzione del materiale di medicheria.
La riduzione dei posti letto, conseguente alle politiche di contenimento delle spese , rappresenta uno dei principali disagi, come denunciato recentemente dall'Ospedale Clinicizzato di Chieti . Lo stato in cui versano alcuni reparti all'Annunziata é sconfortante, fino a qualche giorno fa in Geriatria sostavano per il corridoio sette pazienti (uno, nella foto), nessun campanello, nessuna possibilità d'allarme per avvertire il personale in caso di bisogno, un organico ridotto al minimo, letti aggiunti nelle stanze. In pronto soccorso hanno posto l'alternativa, o tornare a casa o rimanere in corridoio.
In Neurologia e Pneumologia che sono stati accorpati, ho personalmente assistito alle stesse situazioni.
Circostanze analoghe quelle del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Pescara , dove il 23 luglio una giovane donna che aveva appena partorito, è stata posta in corridoio per assenza di posto nelle camere .
Un quadro oggettivamente drammatico, quello della sanità in Abruzzo, che impone la necessità di un cambiamento, uno stop alla politica dei furbi ,verso una gestione della Res Publica ispirata a paradigmi etici di Legalità e Giustizia .
Antonio Monteodorisio
Direttivo AN/Pdl - Vasto
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