Marco di Michele Marisi
domenica 3 agosto 2008
LA SELVA OSCURA
“Nel mezzo del cammin di Via Adriatica, mi ritrovai per una selva oscura, ché la dritta via era smarrita. Ah quanto a dir qual era è cosa dura, esta selva selvaggia e aspra e forte, che nel pensier rinnova la paura!”.Questi sono i primi versi della Divina Commedia, riadattati,però, a Vasto. Vi sarete accorti, infatti, che di diverso c’è solo la dicitura “Via Adriatica”. E ciò che scrisse Dante in tempi remoti, calza a pennello con la situazione in cui versa la scalinata che da Via Adriatica, scende al campo sportivo denominato “la frana”. Alberi, rovi, piante e quant’altro, infatti, invadono i gradini, impossibili da percorrere. Piante cresciute sulla ‘ pedata ‘, ed evidentemente mai tolte, rami di acacia che impediscono il passaggio, in una strada in pieno centro storico. Si provveda a pulire quella gradinata, e a tagliare i rami che la invadono, per consentire il passaggio di quanti, turisti o Vastesi, vogliono scendere o salire o, se non basta la motivazione, per un semplice decoro.
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