26/07/2007 - Prodi e Damiano sconfessati dalla sinistra radicale e dalla neo sinistra-democratica di Salvi e Mussi. Mentre si stava per votare il Dpef al Senato, Salvi, Russo Spena e due altri esponenti del Pdci e dei Verdi, hanno improvvisato una estemporanea conferenza stampa per attaccare a palle infuocate l'accordo sul welfare sottoscritto dal governo con i sindacati. Ma Prodi prova ugualmente ad esultare e parla di grande risultato dell'Unione al Senato e ringrazia tutta la coalizione. Incredibile ma vero!L'Aula del Senato ha approvato la risoluzione della maggioranza sul Dpef. I sì sono stati 159, i no 147, un solo astenuto. Tra i punti principali della risoluzione c'è la controriforma della legge Biagi, che di fatto sconfessa l'accordo raggiunto pochi giorni fa dal governo con le parti sociali, viene ribadito l'impegno a non fare una manovra correttiva nel 2008, anche se nella Finanziaria potrebbe essere prevista una variazione al tetto di spesa finora stimata in circa 24 miliardi. Per quanto riguarda il fisco la risoluzione impegna il governo a proseguire la lotta all'evasione, destinando le maggiori entrate "alla progressiva riduzione del prelievo tributario a carico delle famiglie", a completare con la prossima Finanziaria la riforma delle rendite prevedendo l'omogeneizzazione del prelievo con un'aliquota unica al 20% e a ridurre il carico fiscale sulla casa.Prima del voto si erano registrati momenti di tensione nell'Ulivo quando Lamberto Dini e Natale D'Amico hanno minacciato di presentare un emendamento al Dpef con il quale garantire il mantenimento dei saldi di bilancio a fronte delle spese già previste nell'allegato al Dpef ma ancora senza copertura. L'emendamento è stato poi ritirato dopo una riunione con il sottosegretario all'Economia Sartor e il capogruppo dell'Ulivo Finocchiaro perché si rischiava di far saltare tutto.Romano Prodi giudica "un grande risultato" l'approvazione del Dpef da parte del Senato: "Ancora una volta - aggiunge il premier - le scelte del Governo sono state considerate con convinzione dall'Unione. Si tratta - conclude Prodi - di un grande risultato sulla strada delle politiche di riforma economica che la maggioranza persegue con determinazione". Per Altero Matteoli il premier "continua a ingannare gli italiani e stavolta anche la sua maggioranza", perché parlare "di grande risultato dell'Unione al Senato, dove la sinistra radicale ha imposto una risoluzione al Dpef che sconfessa l'accordo con i sindacati sul welfare dichiarandolo pessimo e che invita il ministro Damiano a emendarsi lui qualora dovesse insistere nel non volere emendare l'accordo stesso, sono davvero incommentabili. A settembre la polvere che Prodi ha nascosto sotto al tappeto - conclude Matteoli - uscirà fuori e allora si che sarà un grande risultato, ma per il Paese".Anche secondo Baldassarri "le votazioni sul Dpef hanno certificato il totale stato di confusione mentale che regna all'interno dell'Unione, all'interno del governo, tra la maggioranza e il governo. Solo così - spiega il senatore di An nel corso della dichiarazione di voto - si può giustificare il fatto che non si sono resi conto di cosa è scritto nel Dpef e cosa nella Risoluzione dell'Unione che smentisce il Dpef non solo sull'accordo relativo alle pensioni ma anche sul taglio delle spese. Oltre alla mancanza dei numeri fondamentali relativi alle entrate e alle spese, mi limito ad osservare che il Dpef dimostra l'assoluta irrilevanza della politica economica del governo dato che solo nel 2011 si registrerà uno 0,1% in più del tasso di crescita dell'economia italiana rispetto aglli andamenti tendenziali. All'interno della maggioranza e del governo - conclude Baldassarri - ormai siamo al 'tutti contro tutti' in una situazione che denota una confusione mentale sempre più dannosa per la nostra economia".
Da: destrasenato.it
Da: destrasenato.it
Nessun commento:
Posta un commento