L'Italia che verrà
In questi giorni assistiamo ad una delle pagine più vergognose della cosiddetta dittatura dell’informazione in Italia. Un Presidente del Consiglio accusato di deriva fascista da una serie di nani politici quali Franceschini e Di Pietro, che possono parlare liberamente dicendo quello che a loro pare in video e su carta. I repressi e censurati, alla Gad Lernern e Santoro, possono fare trasmissioni in cui l’attacco al Presidente del Consiglio non è più sul piano politico ma essenzialmente su quello personale. Sempre per confermare la deriva fascista, autoritaria e censoria presente in Italia, si attacca il machismo di Berlusconi facendo a pezzi una ragazzina di 18 anni: complici in questi agguati personaggi alla Emma Bonino che deve la sua fortuna politica alla nomina europea fatta da quel macho di Berlusconi. Senza contare che in Parlamento siedono o hanno svernato personaggi come Ilona Staller, Luxuria, lo stesso Santoro in Europa, D’Elia, Caruso Agnoletto che non saranno delle veline ma non sono certo l’immagine della moderazione. E vogliamo dimenticare il D’Alema che lanciava le molotov prima di diventare deputato? E quanti altri in questa Italietta pruriginosa che, incapace di dare una risposta ai bisogni della gente non trova di meglio che attaccare sul piano personale, andando a scrutare in camera da letto, e, considerati i personaggi, forse anche in bagno. Tutto questo nel Paese in cui l’informazione, tutta, è in mano ad un despota. Cretini? Idioti? Non saprei quale epiteto attribuire ai censori di casa nostra, a questa prefiche della libertà e della moralità uccise: io non saprei, ma gli elettori hanno, evidentemente, già risposto.
E.B.
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