La presidente della provincia de l’Aquila (nel cerchio), vede, nella presenza dell’intero governo in città, una forma di propaganda elettorale in vista delle elezioni di giugno per le Europee; vede nella proposta di Berlusconi sulla New Town il tentativo di “seppellire” i tesori storici, architettonici ed artistici della città; vede nell’invito ad andare al mare, negli alberghi della costa, una battuta scherzosa di cattivo gusto e fuori luogo; vede, il giorno dopo la tragedia, il sette aprile, che non sono arrivati ancora i soldi promessi da Berlusconi attribuendogli una bacchetta magica e dimenticando che i 30 milioni promessi inizialmente corrispondono già a circa 60 miliardi: e mi fermo qui. Intanto ci chiediamo se lei stessa si presenta per un secondo mandato in Provincia e, visto che non ha “cambiato” nulla o “migliorato” alcunché, se non abbia bisogno di un po’ di pubblicità a buon mercato sulla tragedia del terremoto: ci chiediamo, cioè, quale è stato il suo ruolo negli oltre due anni in Regione (con la maggioranza!) e nei cinque anni (ormai) di presidenza della Provincia de L’Aquila: in parole povere, prima di accusare gli “altri”, quali sono gli atti, vale a dire LE SCUOLE di diretta sua competenza, che la qualificano o la autorizzano, dopo oltre sette anni di “potere”, a rimproverare agli altri ciò che lei stessa non è riuscita a fare, non ha saputo fare, non ha voluto fare! Su “Diario” si ironizza sul numero di “polo blu” che il Premier possiede visto che in tre giorni si è presentato sempre con lo stesso abbigliamento e lo si invita a non fare la “scena” come con la spazzatura di Napoli! Ecco, bastano questi due fatti a qualificare, se ancora ve ne fosse bisogno, dello “sciacallaggio” politico-intellettuale di questa gente, maestri, cattivi maestri, solo nella propaganda.
E.B.
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