Non partecipa, dunque, alla graduatoria per milioni di euro
“Un enorme scivolone! La superficialità dell’Amministrazione comunale, targata centrosinistra, ha fatto perdere a Vasto la possibilità di ottenere diversi milioni di euro.” E’ così che Massimo Desiati, Consigliere regionale del gruppo misto, Guido Giangiacomo, Consigliere comunale di FI/Pdl, ed Etelwardo Sigismondi, Capogruppo di AN/Pdl in Consiglio comunale, hanno esordito questa mattina in conferenza stampa.
Oggetto dell’incontro con i giornalisti le ‘Zone Franche Urbane’, ovvero le aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita in cui è possibile attuare i programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese previsti dalla Legge finanziaria. “Infatti quest’ultima - hanno spiegato gli esponenti del centrodestra - ha stabilito, al fine di favorire lo sviluppo economico e sociale di determinate città del mezzogiorno, di destinare 50 milioni di euro” . “I criteri per valutare quali città possano usufruire di tali finanziamenti – hanno spiegato - sono principalmente due: numero di abitanti non inferiore a 25.000, e il tasso di disoccupazione pari o superiore al 7,7%”.
“Ebbene – hanno incalzato Desiati, Giangiacomo e Sigismondi – Vasto rientrava appieno nei parametri, in quanto, nel 2005, sommava 37.657 abitanti, ed un tasso di disoccupazione del 9%!”
Questi i motivi che hanno spinto i Consiglieri comunali Guido Giangiacomo ed Etelwardo Sigismondi, a presentare un’interrogazione urgente al Sindaco Lapenna.
“A quanto risulta – scrivono i Consiglieri nella interrogazione – la richiesta del Comune di Vasto, che andava inoltrata alla Regione Abruzzo per l’istruttoria entro il 21 Luglio 2008, è stata inviata il 5 Agosto 2008, ben oltre la scadenza prevista, quindi. Uno scivolone irrimediabile che non ha permesso a Vasto di partecipare allo graduatoria riferita ai fondi da destinare alla defiscalizzazione delle nuova piccole e micro imprese”.“Ci chiediamo – concludono Massimo Desiati,Guido Giangiacomo ed Etelwardo Sigismondi - come s’intenda ovviare al grave danno che la città di Vasto ha subito in ordine alla possibilità di creazione di nuova occupazione.”
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