A pochi giorni dalle fine del Vasto Film Festival e placate alcune polemiche, abbiamo deciso di intervenire a riguardo, tentando di dare anche un nostro contributo all’iniziativa cinematografica vastese. Dodici anni sono passati dalla prima edizione del Vasto Film Festival e di queste dodici edizioni, Del Prete e compagni, ne hanno criticate almeno 10. Noi non faremo lo stesso errore solo perché ad organizzarlo sono gli Amministratori targati centrosinistra; è invece nostra intenzione contribuire al dibattito cittadino esplicitando alcune riflessioni sull’argomento in questione.
Il successo di questo Film Festival è innanzitutto nei commenti degli organizzatori e soprattutto del Sindaco e del suo Vice, che, dopo 12 anni, finalmente ammettono che questa è una iniziativa su cui puntare per caratterizzare il cartellone estivo della nostra Città (non ditelo in giro ma qualche esponente del centrosinistra quando era in minoranza suggeriva di abolire la manifestazione). Siamo addirittura convinti che, fra qualche tempo, gli attuali Amministratori, riusciranno anche a ringraziare chi ha pensato anni fa a portare questa iniziativa su Vasto, ma non abbiamo fretta…non si può avere tutto e subito. Dobbiamo, innanzitutto, riconoscere che molto fortunata, è stata la scelta di organizzare l’evento in quattro punti diversi della Città e con ingresso gratuito, favorendo così la partecipazione dei non molti turisti presenti e dei Concittadini. Con la stessa nostra franchezza, gli Amministratori di centrosinistra, dovrebbero riconoscere che hanno esagerato un bel po’ stimando le presenze del pubblico in 25.000 - 30.000 spettatori….ma lasciamogli passare anche questo “pavoneggiamento”.
A qualche giorno dalla fine del Vasto Film Festival c’è da evidenziare che se l’edizione di quest’anno da un lato ha visto sicuramente la partecipazione di un discreto pubblico e di attuali ospiti del grande schermo, (e non ci riferiamo di certo al Sindaco di Pescara D’Alfonso come fa qualche giornalino locale) dall’altro, invece, i film proiettati erano già “passati” nei mesi scorsi nelle sale cinematografiche e, soprattutto, tranne qualche passaggio televisivo, la grande stampa non ha dedicato al Festival l’attenzione di un tempo dovuto, probabilmente, a causa di un livello certamente non alto della manifestazione ed anche per colpa di una scarsa e tardiva organizzazione dell’evento. Da sottolineare, inoltre, il mancato raccordo con le altre manifestazioni previste nel cartellone estivo. È il momento, proprio ora, che amministratori vecchi e nuovi concordino sulla bontà del Film Festival in questa sorta di “Pax cinematografica”,e inizino a riflettere sugli obiettivi che questa manifestazione si deve prefiggere. Riproporre l’anno prossimo la stessa formula dell’edizione appena conclusa potrebbe essere una soluzione, ma, a questo punto, faremmo bene a chiamarlo “Festa del Cinema” o “Rassegna Cinematografica Vastese”, perché il FESTIVAL è altra cosa!
Qualche anno fa, era l’edizione del 1999, se non sbagliamo, ci siamo avvicinati molto a far diventare la nostra kermesse cinematografica un vero Festival. Qualcuno si ricorderà di quella edizione. Vi erano molti più film in PRIMA VISIONE; il Direttore artistico era una persona di grande fama e di grande esperienza, come Franco Mariotti; vi era una sessione importante, e, passateci il termine, “vergine” per i Festival del cinema italiano, ovvero, la sessione dedicata ai cortometraggi che ha spinto molti emergenti registi, a raggiungere la nostra Città per presentare le loro fatiche. In quella edizione, vi era anche il tentativo di coinvolgere i più giovani, tentativo, a dire il vero, poco fortunato ma comunque l’intenzione era buona. Era un Festival che si articolava in due sale: il tradizionale Palazzo D’Avalos e il Teatro Rossetti, ma, nonostante questo, era un Festival rivolto a pochi, e ciò, era sbagliato. La prima domanda da porci è : “ Vogliamo un Festival più culturale, una rassegna cinematografica più turistica o un compromesso che coniughi validamente l’una e l’altra ipotesi?”.
Certo Vasto non è Cannes, nè Venezia, ma sul nostro Festival ci si può lavorare ancora tanto e bene. L’obiettivo, a nostro avviso, è tentare di fondere il lato culturale a quello più partecipativo, qualificando la manifestazione a tal punto da far diventare il nostro premio, ovvero “la statuetta della bagnante”, un premio ambito per gli ospiti, e non un ricordo per la loro partecipazione. Se vogliamo investire sul Vasto Film Festival, non è più pensabile organizzarlo in poco tempo come è accaduto quest’anno, quando la manifestazione è stata presentata e pubblicizzata solo il 14 di agosto. È indispensabile, invece, riuscire a mettere a punto, in tempi brevi, una macchina organizzativa che lavori su questo importante evento, per tutto l’anno. Un evento culturale come quello che proponiamo, non può prescindere dai giovani, che vanno coinvolti con l’obiettivo di farli appassionare e avvicinare al mondo del Cinema e in particolare a quello Italiano, perennemente in crisi. Il Progetto Giovani, di cui se ne sono perse le tracce, potrebbe avere un importante ruolo in questo, con l’apertura di specifici e attrezzati laboratori con tanto di insegnanti, e con l’ambizione di riuscire a produrre ogni anno un “giovane cortometraggio vastese” da presentare in apertura di ogni edizione del Film Festival. Qualcuno ha polemizzato con i costi della manifestazione e,pertanto, anche su questo bisogna fare chiarezza, perché 140 mila euro sono troppi per una rassegna cinematografica, ma sono pochi per un Festival del Cinema! Una cosa certa è che sia in un caso, sia nell’altro, non possono il Comune o altri enti pubblici, pagare una così alta cifra! Il Festival ha bisogno di partner economici che arriveranno solo quando saremo capaci di ideare e proporre un “Prodotto culturale-turistico” importante. Insomma lavoriamoci, e non abbiamo sbagliato, non vogliamo dire lavorateci, perché, se tutti oggi riconosciamo che questo Festival è una importante attrazione turistica, dobbiamo lavorarci tutti, maggioranza, minoranza, associazioni e imprenditori. Tutti senza eccezion fatta, per aiutare a risollevare, anche tramite questa manifestazione, le sorti di un settore turistico che manifesta a Vasto un cattivo stato di salute. Alleanza Nazionale, responsabilmente, è pronta ad offrire il proprio contributo per Vasto.
Alleanza Nazionale - Vasto
(dipartimento politiche turistiche)
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