venerdì 19 dicembre 2008

SKY PAY E SKY...LAI

Arroganza o ignoranza?

'La Voce' di mercoledì 3 dicembre, inesauribile fonte di notizie al limite dell’assurdo, ci informa sulla “rapina” effettuata nelle tasche degli italiani per l’innalzamento dell’IVA da 10 al 20 per cento. Si fa portavoce del dramma di Murdoch (equivalente a qualche decina di Berlusconi) e degli italiani, quasi cinque milioni di utenti, che non sapranno dove reperire i fondi. Devo però fare alcune osservazioni che mi sembrano pertinenti e che sono state volutamente taciute ai lettori: la prima è relativa al fatto che non si tratta di un provvedimento contro SKY perché riguarda tutte le “pay tv”, e quindi anche Mediaset; inoltre l’IVA agevolata al 10%, era nata solo per agevolare l’ingresso delle pay tv in Italia, e doveva avere una durata limitata a pochi anni e non a 13 come è accaduto; ancora, contrariamente a quanto si affannano a tentare di dimostrare Veltroni, Bersani e compagni nazionali ed indigeni, la richiesta di adeguamento del regime fiscale è stata avanzata dall’Europa ed approvata dal precedente governo Prodi che ha onestamente ammesso la circostanza; infine, ma solo per non infierire, c’è qualcuno che può onestamente affermare che SKY è indispensabile come può esserlo, per esempio, il pane, la carne, un paio di scarpe? Se c’è questa indispensabilità della visione delle partite di calcio perché l’ultimo aumento di SKY è stato immediatamente accettato? Se è vero che i costi di SKY possono raggiungere anche 60 euro al mese e che ci si avvia alla povertà più misera per gli utenti della pay tv non sarebbe preferibile risparmiarsi la bellezza di 720,00 euro l’anno?

E.B.

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